Investire sullo storage: costruire e gestire progetti redditizi in Italia
Lo storage non è solo una soluzione: è la la chiave per la diffusione di energie rinnovabili. Con il costante aumento delle installazioni fotovoltaiche ed eoliche che si collegano alla rete, la necessità di accumulo di energia sta salendo alle stelle.
In questo momento, l’Italia è uno dei mercati più interessanti per i sistemi di accumulo. Secondo il TSO italiano Terna, la rete ha bisogno di circa 71 GWh di nuova capacità di accumulo su scala industriale entro il 2030 affinché il Paese possa decarbonizzare il proprio sistema energetico nel rispetto degli obiettivi previsti dall’UE. Ciò significa una significativa distribuzione di circa 19 GW di capacità di accumulo su larga scala entro il 2030.
Nonostante il mercato offra un ampio ventaglio di opportunità, le sfide e l’incertezza non mancano. Anche se il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) sta lavorando per semplificare le normative che regolano i progetti di stoccaggio energetico, c’è ancora molta incertezza a livello normativo. Questo, unito ai rischi tecnologici, implica che spesso non esiste un modello di business chiaro e praticabile per i progetti di accumulo in Italia. Tuttavia, il business case per l’accumulo di energia è destinato a rafforzarsi man mano che il governo si impegna a creare un sistema di mercato con una nuova regolamentazione e nuove aste.
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